lunedì 6 aprile 2020

Vita ai tempi del CoronaVirus




Ma come sono originale. Un post sul CoronaVirus di questi tempi:

  

Ma chi sono io per non parlarne e sfracassarvi i marrons con questo argomento? Appunto.
Insomma, qui a Sydney la situazione è piuttosto strana. I veri  e propri DON'T  sono arrivati il 31 marzo. Non che prima si potesse fare chissaché durante questa pandemia. Le scuole ufficialmente non sono mai state chiuse. In via privata ci è stato detto che era meglio tenersi le bestie i bambini a casa e che gli unici che avrebbero accettato sarebbero stati i figli di lavoratori essenziali. 


MA IO SONO GIORNALISTA, SONO ESSENZIALE!! 
No. 
OK.

Insomma, dal 22 marzo tutti a casa. Marito compreso. Smart Working lo chiamano. E-learning lo chiamano.

"Tortura che dovrebbe essere vietata dalla convenzione di Ginevra" la chiamo io.

Siamo a due settimane e sono già piena. Amici in Italia IO VI AMMIRO.
C'è di peggio si, avete ragione. C'è sempre di peggio. Ma lamentiamoci. Basta. Facciamo uscire i sentimenti.

Avevamo tutti dei grossi progetti e tante aspettative per questo 2020. E invece:

1) quasi terza guerra mondiale
2) Australia a fuoco e poi alluvioni
3) invasione di cavallette in molti stati dell'Africa
4) Covid-19

E siamo solo ad aprile.

Possiamo ricominciare da capo? Chiedo per un amica.

E non parliamo dei viaggi saltati o del fatto che molto probabilmente non potremo tornare a Luglio in Sardegna per colpa della situazione. Non ci voglio nemmeno pensare.

Ovviamente non voglio nemmeno parlare di tutte le persone colpite seriamente dalla situazione. Non riesco nemmeno più a leggere i dati perché è tutto così terribile da non avere senso.

Non voglio farci un post serio, qui non è il caso. Domani farò un post su Amiche di Fuso con numeri e situazione qua a Sydney, se vi andrà di leggerlo.

Qui ridiamo e scherziamo. Ci lagniamo delle fesserie tipo che non si trova la farina e il lievito. O la carta igienica.  
Ah la carta igienica. Dal primo momento è scomparsa. Chissà che se ne faranno di migliaia di rotoli in casa. Ma prima non la compravano? Quale è il mistero dell'accumulo? Lo studieranno poi? Non mi capacito che sia un evento successo in varie parti del mondo. Cosa mi sono persa? Quale teoria è stata tirata fuori? 

Vivremo senza risposte?

Vi racconto brevemente di quello che succede qui.

Si può uscire. Niente mascherine obbligatorie. I parchi gioco sono chiusi così come i ristoranti e altri luoghi di aggregazione. I parchi, quelli enormi, sono aperti. Ci si può andare in famiglia (inteso come persone che vivono sotto lo stesso tetto), non ci si può andare con gli amici.  Si può andare a fare la spesa, dal medico o a fare sport all'aperto (non più di due persone insieme). Bisogna tenere una distanza di un canguro tra una persona e l'altra (1,5 mt - giuro ci sono i cartelli in giro).

Insomma, anche qui vita non facilissima, ma credo meno pesante che in altri stati.
Ne usciremo? Si, se seguiamo le regole.
Cambieremo? Tanto. Sotto vari punti di vista.

Andrà meglio.
Vi abbraccio amici, spero di vedervi tutti presto!
Nadja




1 commento

  1. Una distanza di un canguro? 😅

    Cmq dai, sei stata brava: io sono già al terzo post sul coronacoso 😂

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Maira Gall