domenica 26 aprile 2020

Su Moddizzosu di Dorgali


Su Moddizzosu è un pane di patate e strutto tipico del mio paese, Dorgali. Tipico in questa forma e ricetta, perché esiste anche in altre parti della Sardegna ma "non ci somiglia penniente" citando persone famose!

Intitoleremo questa nuova sezione del blog: ingrassare cucinando. O ricette da quarantena. O nostalgia di casa.  Via al tele-voto.

Ma andiamo al sodo. Quante cose da mangiare del vostro paese vi mancano? A me sempre tantissime. Ma non mi sono mai persa d'animo. Figuratevi che in Arabia Saudita ho fatto le seadads (ovviamente nell'impasto niente strutto che li non esiste nulla che derivi dal maiale, ma magari ve lo racconto un'altra volta).



Insomma, ieri in un impeto di nostalgia di casa, ho deciso di fare questo pane sublime e gustoso che se non conoscete mi spiace tanto per voi. Quindi o rimediate preparandolo, o questa estate (se siamo liberi), andate a Dorgali a provarlo, o venite a casa (in fretta però) e ve ne faccio provare uno con salumi sardi o nutella. Vedete voi.

Piccola premessa. Non credo esista una ricetta ufficiale e depositata. Ogni famiglia ne ha una con diverse proporzioni tra farina/patate/ strutto. E' proprio questa proporzione che ne determina il gusto, l'aspetto e la morte che vi coglie dopo averne mangiato troppo. Perchè non ci si può fermare. Non fatene troppo o se esagerate, come ho fatto io, congelatelo o mandatelo in giro ai vicini! O fatelo per festeggiare la fine della quarantena con i amici e parenti!

Vi lascio qui la ricetta, se decidete di farlo poi fatemi sapere!




















Come vi ho già detto, la ricetta è un po’ ad occhio ma vi dico più o meno le dosi che ho usato:

Ingredienti :
 
1 kg semola Caputo rimacinata
Farina 00 (sempre Caputo) per aggiunte e spianare
550gr patate bollite e schiacciate
200gr strutto
20 gr sale
15 gr lievito fresco
Acqua qb

Procedimento:
 
Ho mischiato semola con acqua, lievito e sale fino ad ottenere un composto liscio. Lentamente e sempre nella planetaria ho aggiunto le patate e poi solo alla fine lo strutto. Potreste avere la necessità di aggiungere farina (io ho aggiungo credo circa 150gr). Il composto ottenuto è liscio e sodo. Lasciare raddoppiare (a me circa 2h fuori frigo). Riprendere il composto e lavorarlo per fare delle palle da circa 100gr l’una, fare dei dischi da circa mezzo cm di spessore e lasciare riposare per un’altra ora in panni infarinati.

Nel frattempo scaldare il forno (se avete pietra refrattaria è il massimo) e cucinare. Temperatura forno? Io al max (250 gr) perché avevo la pietra. Attenzione perché è un po’ complesso da cucinare ma una volta dentro ( il forno deve essere caldo tipo per la pizza), si gonfia e va girato per “colorare” i due lati! Se poi avete forno a legna allora siete a cavallo!

Mangiato caldo con affettati (o con nutella come hanno fatto i miei figli) è la morte sua! Abbinare ad un Cannonau o un buon Malbec (o Shiraz, o Carmenere). Enjoy ❤️

Ps: mi scuso con tutte le food blogger li fuori. Abbiate pietà!

1 commento

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© Abaya and Heels
Maira Gall