sabato 30 ottobre 2021

Pedi Coccone = l'Anti Halloween in Sardegna

 

Disegno di Claudia Piras

Si lo so. Sono sparita da qui e riappaio nel periodo dei morti come uno zombie qualsiasi.
Come sono prevedibile.
Tutto bene qui Down-Under, frontiere chiuse a parte, ma prometto di farvi un recap se non mi seguite su Instagram o Facebook
Visto che siamo in un periodo dove tutti festeggiano Halloween (si, anche qui a Sydney), io vado controcorrente e vi racconto di una tradizione antica della Sardegna che, come vedrete, ha varie somiglianze con questa festa "americana".
Se vi trovate nella mia meravigliosa isola in questo periodo, avrete delle piacevoli sorprese girando per i piccoli borghi!
Sicuramente troverete tutti i paesi addobbati con zucche, ragni (finti eh, che mica siete in Australia), pipistrelli, streghe e mostri. Ma la mattina del 2 Novembre, fate un giro nei piccoli centri sardi e vedrete orde di bambini con un cestino (o zaini i più agguerriti), che bussano di casa in casa ripetendo una strana litania ogni volta: "‹Zì, a milu dais su Pedicoccone››?.  

Ma cosa vuol dire?
Da che ho memoria, i primi giorni di novembre per me volevano dire solo una cosa: Pedi Coccone. Altro che Halloween! 

martedì 30 giugno 2020

Ricette Dorgalesi: la Casadina



Quando vi dicevo che mi mancava casa non era un modo di dire.

Mi manca tutto. Dai profumi alle persone, dal mio gatto al cibo. Se Maometto non va alla montagna, la "casadina" viene in Australia. 

La Casadina è un piatto tipico della Sardegna, con declinazioni diverse in base al paese. Come gran parte dei nostri piatti. Quella del mio paese è salata, ripiena di formaggio fresco e menta. Una delizia che non potete non provare!

Quindi sempre per la serie: ingrassare cucinando o nostalgia di casa (non abbiamo ancora dato il nome a questa rubrica), vi metto qui tutto quello che dovete fare per assaggiare una delle cose più buone al mondo!

INGREDIENTI:

Per la pasta violada:

500gr semolato fino (io Semolato Caputo)

50 gr strutto

200ml acqua (circa, andate a occhio finche l'impasto non è liscio)

un pizzico abbondante sale

OPZIONALE:lievito circa 10 gr (nella ricetta originale non c'è, io ne metto un po' cosi viene più friabile e lo lascio agire fino a raddoppio impasto)

Per il ripieno:

800 gr pecorino fresco ( o il formaggio filante che trovate, non liquido come la mozzarella)

foglie di menta a piacere

Vi servirà una sfogliatrice o un matterello e olio di gomito (io questa opzione) e un forno acceso a 180gradi.

PROCEDIMENTO

Versate la semola nella planetaria (o in ciotola se siete temerari e fate a mano), aggiungete il sale e l’acqua a filo mentre lavorate l’impasto.

Una volta assorbita l’acqua aggiungete lo strutto, fate assorbire anche questo e lavorate l’impasto fino a risultare perfettamente liscio e morbido.

Se volete usare il lievito come me, scioglietelo nell'acqua e mettetelo prima dello strutto. Il sapore non cambia, la consistenza della pasta, dopo la  cottura, risulta più friabile. Sappiate però che nella ricetta originale non ci va! Una volta che l'impasto è pronto (o dopo il raddoppio o dopo l'impasto senza lievito), potete dividerlo in parti e iniziare a stenderlo fino.

Nel frattempo avete già grattugiato (o tagliato  a pezzi piccoli) il pecorino e mischiato con la menta tagliata fina. Io faccio questa operazione la mattina o la sera prima, in modo da lasciar insaporire il formaggio con la menta e lasciarlo "inacidire" un poco di modo che poi fili dopo la cottura. Non so se è leggenda ma funziona anche per le seadas (ricetta presto se la volete).

Con un coppa pasta (o una forma tonda a caso, tipo un piatto) create tanti dischi della dimensione che vi piace di più e farciteli con il formaggio e menta. A questo punto create i "pizzichi" in modo che venga fuori una specie di cestinetto non troppo alto.

Continuate così fino alla fine degli ingredienti (se vi avanza la pasta la potete congelare).

A questo punto potete infornare in una teglia con carta forno, a 180 gradi per circa 10 minuti.

Io ho la pietra refrattaria e la cottura è stata più veloce (circa 5 min per pezzo) Fate le prove con il vostro forno ma più o meno i tempi sono questi, deve risultare chiara e non troppo dorata.

Mangiate calde sono paradisiache, e riscaldate un attimo in forno i giorni dopo sono ottime comunque!

Se ne avete fatte troppe potete congelarle già cotte e poi lasciare scongelare in frigo e passarle nel forno poi. Sono come delle pizze!

Pronti? Aspetto le vostre recensioni e foto.

Mi scuso sempre con le food blogger.

Buon appetito!

lunedì 29 giugno 2020

Vacanze mancate


Luglio è arrivato. Le vacanze dovevano partire. Ma è partito prima il covid.

Siamo bloccati in Australia. Lo so. Non sono l'unica a cui sta capitando. E non dovrei manco lamentarmi in teoria.

Siamo "bloccati" in un posto bellissimo. Qui non c'è stato nemmeno un vero e proprio lock-down a dirla tutta. Siamo potuti uscire. I numeri dei contagi non sono mai stati così alti da destare troppa preoccupazione. Abbiamo fatto solo un mese di home-schooling. E non è andato poi nemmeno così male.

Ma non posso tornare in Sardegna. Dopo 16 anni di espatrio, questa è la seconda volta in cui non rientro a casa mia per luglio. 

domenica 26 aprile 2020

Su Moddizzosu di Dorgali


Su Moddizzosu è un pane di patate e strutto tipico del mio paese, Dorgali. Tipico in questa forma e ricetta, perché esiste anche in altre parti della Sardegna ma "non ci somiglia penniente" citando persone famose!

Intitoleremo questa nuova sezione del blog: ingrassare cucinando. O ricette da quarantena. O nostalgia di casa.  Via al tele-voto.

Ma andiamo al sodo. Quante cose da mangiare del vostro paese vi mancano? A me sempre tantissime. Ma non mi sono mai persa d'animo. Figuratevi che in Arabia Saudita ho fatto le seadads (ovviamente nell'impasto niente strutto che li non esiste nulla che derivi dal maiale, ma magari ve lo racconto un'altra volta).

lunedì 6 aprile 2020

Vita ai tempi del CoronaVirus




Ma come sono originale. Un post sul CoronaVirus di questi tempi:

  

Ma chi sono io per non parlarne e sfracassarvi i marrons con questo argomento? Appunto.
Insomma, qui a Sydney la situazione è piuttosto strana. I veri  e propri DON'T  sono arrivati il 31 marzo. Non che prima si potesse fare chissaché durante questa pandemia. Le scuole ufficialmente non sono mai state chiuse. In via privata ci è stato detto che era meglio tenersi le bestie i bambini a casa e che gli unici che avrebbero accettato sarebbero stati i figli di lavoratori essenziali. 

martedì 8 ottobre 2019

Un opossum in giardino


... e di come mi sono resa conto di vivere in Australia.

Con il solito tempismo che mi contraddistingue, vi volevo aggiornare sul fatto che ci siamo trasferiti a Sydney ad agosto e un opossum vive nel mio giardino.

Vi ricapitolo a grandi linee da maggio, data ultimo post, ad oggi, ottobre.

A Gennaio vi avevo spiegato che ci facevo in Sardegna.

Mi sono poi persa tra mare, famiglia e amici. A Maggio ho  chiesto a mia figlia dove le sarebbe piaciuto espatriare. Lei mi disse Dubai. Qualcosa evidentemente è andato storto!

venerdì 10 maggio 2019

Bambini expat e cosa ne pensano




Qualche tempo fa ho intervistato mia figlia sulla questione expat.
Alcune sue risposte mi hanno lasciata di stucco, altre me le aspettavo.  Ma cosa ne pensano veramente i nostri figli sul fatto che li portiamo da una parte all'altra del mondo senza fermarci? Sono felici? Sono arrabbiati? Non lo sapremo forse mai fino in fondo. I miei bimbi non hanno mai vissuto nello stesso posto per più di un tot di anni di seguito. Non sanno cosa si prova ad avere dei punti fissi, delle routine che non cambiano, degli amici che ci sono sempre.

© Abaya and Heels
Maira Gall